E' una tecnica usata fin dai primordi della storia, quando i nostri primogenitori dipingevano sulle pareti umide delle grotte con coloranti naturali.
Viene eseguita coprendo il supporto con uno strato di calcina grassa e sabbia, detto rinzaffo, di un secondo strato detto arriccio e da un terzo strato di intonaco sottile, su cui, mentre é bagnato, si dipinge con rapide pennellate.
Asciugando, la superficie assorbe l'anidride carbonica, solidificandosi e rendendo i colori (pigmenti naturali diluiti solo con acqua pura) cristallini e insolubili.
La qualità dell'affresco é data dalla sua ineguagliabile trasparenza e dal fatto che possiamo considerarla una tecnica viva, in quanto vi é un unico "momento magico" per dipingere sulla calce fresca e il processo chimico che avviene poi, trasforma la calce, pigmento e acqua in un pezzo unico indivisibile



 

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